RECAP: COSA STABILISCE IL DECRETO LAVORO?

  • “Per il solo periodo d’imposta 2023 ed esclusivamente a favore dei lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico, un innalzamento a euro 3.000 del limite di esenzione dei fringe benefit previsti dall’articolo 51, comma 3, terzo periodo, del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR)”.
  • Sono incluse le “somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale”.
  • Ai lavoratori senza figli a carico continuerà, invece, ad applicarsi la soglia di esenzione di 258,23 euro.

 

COSA SI INTENDE PER FIGLIO FISCALMENTE A CARICO?

  • Figli che abbiano un reddito non superiore a 2.840,51 euro.
  • Per i figli di età superiore a 24 anni, tale limite è elevato a 4.000 euro.
  • La condizione di figlio fiscalmente a carico deve essere verificata con riferimento al 31 dicembre di ogni anno: di conseguenza, trattandosi di un’agevolazione spettante per il solo anno d’imposta 2023, occorre verificare il superamento o meno del limite reddituale alla data del 31 dicembre 2023 e – di conseguenza – al venir meno di tale presupposto il lavoratore deve comunicarlo al datore di lavoro.

 

AMBITO SOGGETTIVO DI APPLICAZIONE:

  • Lavoratori dipendenti.
  • Lavoratori che percepiscono redditi assimilati (es: co.co.co.).
  • I Fringe Benefit possono essere corrisposti dal datore di lavoro anche ad personam.

 

I FRINGE BENEFIT SPETTA AD ENTRAMBI I GENITORI?

  • E’ riconosciuta in misura intera a ogni genitore, titolare di reddito di lavoro dipendente e/o assimilato, anche in presenza di un unico figlio, purché lo stesso sia fiscalmente a carico di entrambi.
  • Spetta anche nel caso in cui il lavoratore non possa beneficiare della detrazione poiché per i figli percepisce l’assegno unico e universale.
  • ATTENZIONE! Per i figli di età superiore ai 21 anni (per i quali non si può beneficiare dell’Assegno Unico) qualora i genitori si accordino per attribuire l’intera detrazione del figlio a quello dei due che possiede il reddito complessivo di ammontare più elevato, il limite di 3000 euro è applicabile a entrambi, in quanto il figlio resta a carico sia dell’uno sia dell’altro genitore.

 

DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER IL DATORE DI LAVORO:

  • Dichiarazione da parte del lavoratore al datore di lavoro di avervi diritto, indicando il codice fiscale dei figli a carico: senza detta dichiarazione, il beneficio NON è fruibile.

 

ULTERIORI PRECISAZIONI:

  • Il superamento dei 3000 euro comporta il pagamento di tasse e contributi sull’intero ammontare e non soltanto sulla quota parte eccedente.
  • L’agevolazione è cumulabile con l’esenzione di 200 euro prevista per i buoni benzina.

Per scaricare l’informativa CLICCA QUI