L’art. 18 del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124 (c.d. Decreto fiscale) collegato alla Legge di Bilancio 2020, dispone a decorrere dal 1° luglio 2020, un’ulteriore modifica (la quinta, per la precisione) alla soglia di utilizzo del denaro contante nei trasferimenti tra privati. 

In particolare, divengono vietati i trasferimenti in denaro tra privati (o di libretti di deposito bancari e postali al portatore o titoli al portatore) pari o superiore ad € 2.000,00

La soglia per l’uso del contante viene dunque ridotta a € 1.999,99, rispetto ai precedenti € 2.999,99. Non solo, dal 1° gennaio 2022 il limite passerà a € 1.000,00 ammettendo di conseguenza soltanto i pagamenti in contante fino a € 999,99. 

€ 2.999,99 → € 1.999,99

Per le violazioni commesse e contestate dal 1° luglio al 31 dicembre 2021, la sanzione per le persone coinvolte va da 2mila a 50mila euro. Se la violazione riguarda importi superiori a 250mila euro, la sanzione viene quintuplicata sia nel minimo (portata quindi a 10mila euro) che nel massimo (a 250mila euro).

Questa misura si lega inscindibilmente al piano del Governo di ridurre l’impatto dell’economia sommersa.