L’importo prevede un assegno per ciascun figlio under 21 a carico con una quota base di 40 euro al mese più una variabile a seconda degli scaglioni Isee. L’obiettivo è di rendere funzionante il pacchetto delle misure entro il 1° luglio 2021.

CHI CI GUADAGNA?

Secondo lo scenario simulato dall’Istat ci guadagna il 68% delle famiglie con figli. In modo particolare, le famiglie con reddito da lavoro autonomo e quelle con redditi più bassi che per incapienza non fruiscono delle detrazioni.

CHI CI PERDE? 

Le maggiori criticità dovrebbero riguardare le famiglie con figli over 21 a carico dei genitori: si teme che possano perdere qualsiasi tipo di beneficio fiscale. Allo stesso modo le detrazioni per chi ha figli tra 18 e 21 anni potrebbero subire una forte riduzione.

Infine le coppie conviventi non sposate e non riconosciute da unione civile, le quali ad oggi possono computare solo il reddito del richiedente con la rinuncia del partner al beneficio. Con la nuova versione dell’assegno conterà invece l’Isee del nucleo familiare, che comprenderà anche i patrimoni mobiliari e immobiliari.