In data odierna la Regione Toscana ha pubblicato il bando in attuazione delle linee guida fissate in relazione alla misura di “Aiuto agli investimenti”, con la quale si interviene a sostegno delle micro, piccole e medie imprese, mediante la concessione di contributi a fondo perduto nella misura massima del 65%

Di seguito riportiamo le principali informazioni concernenti le spese finanziabili, le modalità e i termini di presentazione delle domande.

INTERVENTI FINANZIABILI E SPESE AMMISSIBILI

Come anticipato nella precedente circolare, l’agevolazione è concessa nella forma di contributo in conto capitale a fondo perduto ed ha ad oggetto i seguenti investimenti, sostenuti a decorrere dal 1° febbraio 2020 con ammontare minimo di € 20.000  e massimo di € 200.000

  • interventi sugli immobili: manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e ampliamento (esclusa la nuova edificazione), eliminazione delle barriere architettoniche, incremento dell’efficienza energetica, adozione di misure antisismiche; ai fini della qualificazione degli interventi edilizi ammissibili delle relative spese si applicano le disposizioni previste dalla vigente legislazione edilizia;
  • acquisto di impianti, macchinari, attrezzature, mobili e arredi e altri beni materiali funzionali all’attività di impresa, anche mediante ricorso a noleggio o leasing;
  • acquisto di software strettamente funzionali all’attività di impresa anche nella modalità “in cloud”;
  • messa in sicurezza dei locali: sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti;
  • acquisto di mezzi mobili, strettamente necessari al ciclo di produzione, purché dimensionati alla effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell’impianto, immatricolati come “autocarri” (non dunque i classici furgoni) e con un rapporto tra potenza del motore espressa in KW e portata del veicolo espressa in tonnellate non superiore a 180, anche mediante ricorso a noleggio o leasing;
  • progettazione e direzione lavori in misura non superiore al 10% dell’investimento complessivo ammissibile appartenente alla categoria “interventi sugli immobili”;
  • spese per capitale circolante (quali, ad esempio, utenze e locazioni relative ai locali aziendali oggetto di intervento, scorte), spese di costituzione (così come definite dal Codice Civile) e spese per il rilascio delle attestazioni da parte del revisore contabile, cumulativamente in misura non superiore al 30% del costo totale ammissibile dell’intervento.
ATTENZIONE! Per poter essere ammessi a beneficiare dell’aiuto in esame, i soggetti interessati non devono aver operato licenziamenti per ragioni economiche o giustificato motivo oggettivo del proprio personale dipendente a partire dal 1 febbraio 2020. I soggetti devono altresì impegnarsi a non operare licenziamenti per ragioni economiche o giustificato motivo oggettivo del proprio personale dipendente nei 12 mesi successivi alla comunicazione di ammissione al finanziamento.

 

INTENSITÀ DEL CONTRIBUTO

L’agevolazione, come anticipato, è concessa nella forma di contributo in conto capitale a fondo perduto nella misura minima del 40% del costo totale ammissibile sugli investimenti. Tale percentuale può essere incrementata del:

  • 5% se le spese di investimento riguardano gli investimenti finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19 (sia investimenti per la messa in sicurezza dei lavoratori che per l’organizzazione del lavoro con modalità di smart working);
  • 10% se l’investimento riguarda beni materiali ed immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese (per questo tipo di investimento occorre che i beni siano interconnessi ai sistemi aziendali; tale interconnessione viene attestata mediante perizia tecnica giurata di un ingegnere o perito industriale);
  • 10% per imprese che assicurano un incremento occupazionale durante la realizzazione dell’intervento e comunque entro la conclusione dello stesso;

e comunque non oltre la soglia massima di intensità di aiuto dell’80%.

In generale non sono ammessi al contributo:

  1. i giustificativi di spesa pagati in contanti o con altre forme di pagamento di cui non può essere dimostrata la tracciabilità;
  2. i giustificativi di spesa parzialmente quietanzati in sede di rendicontazione finale;
  3. i lavori in economia; 
  4. i beni acquistati a fini dimostrativi
  5. l’avviamento; 
  6. beni acquistati con permute, compensazioni e contributi in natura. 

MODALITÀ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

La domanda di agevolazione è redatta esclusivamente on line, previo rilascio delle credenziali di accesso al sistema informativo, a partire dalle ore 09:00 del 24/09/2020.

Ciascun proponente può presentare più di una domanda purché complessivamente non siano superati i massimali di investimento (pari, come detto, a 200.000 euro)

Per questo contributo sono stati stanziati circa 7 milioni di euro, e la presentazione delle domande sarà possibile sino alle ore 17:00 del secondo giorno successivo a quello di raggiungimento del limite delle risorse disponibile. 

Le domande che perverranno oltre tale termine verranno istruite ma potranno essere finanziate solo a seguito della riprogrammazione del POR e limitatamente alle risorse rese disponibili da tale riprogrammazione

IMPORTANTE! La concessione del contributo è subordinata al possesso di determinate capacità economico-finanziarie in relazione al progetto da realizzare (adeguatezza patrimoniale, affidabilità economica e finanziaria). 

La domanda di aiuto è soggetta al pagamento dell’imposta di bollo pari a € 16,00.