L’agevolazione fiscale del super bonus è stata nel tempo fortemente modificata da plurimi provvedimenti normativi e pertanto è opportuno soffermarsi un attimo per comprendere come comportarsi, sia per i lavori già iniziati che per quelli da intraprendere ex novo.
Per rispondere a tali quesiti è opportuno comprendere come la nuova Legge di Bilancio 2025 interverrà e quali cambiamenti apporterà alla disciplina attuale.
Una prima novità, di grande rilievo, è la possibilità di spalmare le spese di super bonus al 90% oppure al 110%, già sostenute nel 2023, in 10 anni, in modo da permettere ai contribuenti, che non hanno optato per la cessione/sconto in fattura, di aumentare la loro capienza fiscale (i crediti fiscali potranno essere recuperati in 10 anni, anziché in nei canonici 4 anni). Trattasi di una mera facoltà che dovrà essere esercitata mediante la presentazione di una dichiarazione dei redditi integrativa da presentarsi entro il 31 ottobre 2025, senza che ciò comporti l’irrogazione di alcuna sanzione da ritardo.
Una seconda novità, meno favorevole, è che l’aliquota del super bonus scenderà, per tutto il 2025, al 65%, purché i lavori siano iniziati entro e non oltre il 15 ottobre 2024. Per chi invece non ha iniziato i lavori entro tale data sarà definitivamente fuori dai giochi.
Per un aspetto puramente espositivo, per far comprendere l’impatto della riforma fiscale con l’attuale disciplina, occorre riportare i vari scenari.
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- La cessione del credito oppure sconto in fattura per il super bonus;
- L’utilizzo diretto in dichiarazione dei redditi della detrazione fiscale del super bonus.