Il Decreto Crescita ha previsto la concessione di un contributo a favore dei soggetti che procedono all’ampliamento di esercizi commerciali già esistenti o alla riapertura di esercizi chiusi da almeno 6 mesi, situati in Comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti.
Sono ammesse a fruire delle agevolazioni previste le iniziative finalizzate alla riapertura di esercizi operanti nei seguenti settori:097
- Artigianato
- Turismo
- Fornitura di servizi destinati alla tutela ambientale, alla fruizione di beni culturali, al tempo libero, al commercio al dettaglio, compresa la somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, con i seguenti limiti:
- Esercizi aventi superficie di vendita non superiore a 150 mq nei Comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti e a 250 mq nei Comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti
- Esercizi aventi superficie superiore ai predetti limiti e fino a 1500 mq nei Comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti e a 2500 mq nei comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti
Sono escluse dalle agevolazioni previste dall’articolo le attività di:
- Compro oro
- Sale per scommesse
- Subentri in attività già esistenti precedentemente interrotte
- Le aperture di nuove attività e le riaperture, conseguenti a cessione di un’attività preesistente da parte del medesimo soggetto che la esercitava in precedenza o, comunque, di un soggetto, anche costituito in forma societaria, che sia ad esso direttamente o indirettamente riconducibile.
Le agevolazioni previste dal presente articolo consistono nell’erogazione di contributi per l’anno nel quale avviene l’apertura o l’ampliamento degli esercizi e per i tre anni successivi.
La misura del contributo di cui al periodo precedente è rapportata alla somma dei tributi comunali dovuti dall’esercente e regolarmente pagati nell’anno precedente a quello nel quale è presentata la richiesta di concessione, fino al 100 per cento dell’importo.
Per usufruire dell’agevolazione i soggetti interessati devono presentare dall’1.1 al 28.2 di ciascun anno la richiesta, redatta in base ad apposito modello, e la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà attestante il possesso dei requisiti prescritti.
Il Comune, dopo aver verificato la dichiarazione presentata e il regolare avvio e mantenimento dell’attività, determina la misura del contributo spettante.
Le nuove disposizioni sono applicabili dall’1.1.2020.