La legge di Bilancio 2025, approvata dal Consiglio dei Ministri e adesso al vaglio del Parlamento, è intervenuta anche in materia di bonus ristrutturazione di cui all’art. 16-bis del TUIR.

 

In particolare è stato previsto che le spese del 2025, potranno seguire due distinti binari:

➔ Per le abitazioni principali (prime case) le spese del 2025 saranno agevolabili con la detrazione fiscale del 50% per un massimale di spesa di € 96.000,00;

➔ Per le abitazioni secondarie (seconde case) le spese del 2025 saranno agevolabili con la detrazione fiscale del 36% con un massimale di spesa di € 48.000,00.

 

Oltre a ciò, tuttavia, il Governo sembra aver previsto un’ulteriore secondo limite per portare in detrazione tutte le spese (comprese quelle del bonus 50%).

Tale limitazione è fondata su due parametri: la fascia di reddito e il numero di familiari. In sostanza saranno penalizzati coloro che hanno un reddito alto e le famiglie non numerose.

Stando alla bozza attualmente elaborata e alle principali riviste fiscali, sono state introdotte tre fasce di reddito con applicazione di un’aliquota massima di spesa per ogni fascia:

  • 8% per redditi fino ad € 50.000,00
  • 6% per redditi tra € 50.000,00 e € 100.000,00;
  • 4% per redditi oltre € 100.000,00.

All’interno di ogni fascia, oltre a tenere in considerazione l’aliquota massima di spesa, occorre anche considerare il numero dei componenti del nucleo familiare.

È evidente quindi che, seppur per le prime case, il bonus ristrutturazione sia rimasto invariato al 50% per spese fino ad € 96.000,00, ciò non costituisce la vera detrazione fiscale, atteso che ci saranno ulteriori limitazioni

È adesso opportuno attendere il testo di legge definitivo a seguito del vaglio del Parlamento.

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