Le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno recentemente approvato alcuni emendamenti alla legge di conversione del D.L. Sostegni, consistenti in importanti novità in tema di detrazioni per la casa.
Nello specifico, è stata aggiunta una nuova lettera all’elenco previsto all’art. 121 del decreto Rilancio, riferito ai modi alternativi di fruizione delle agevolazioni edilizie.
Cosa cambia in termini pratici nell’uso del bonus mobili? Rimane la possibilità di fruire della detrazione in 10 anni, ma l’emendamento aggiunge ora le opzioni di cessione del credito e di sconto in fattura, in modo da consentire un recupero veloce ed in una unica soluzione del bonus riconosciuto.
In concreto sarà dunque possibile effettuare tali operazioni:
1. chiedere al proprio fornitore lo sconto del 50% direttamente in fattura;
2. cedere il proprio credito a soggetti terzi, comprese banche ed intermediari finanziari.
In definitiva, i contribuenti potranno detrarre il 50% delle spese sostenute per i mobili e i grandi elettrodomestici, con un limite di spesa di 16.000 euro, e monetizzare in tempi rapidi la somma tramite la cessione del credito o lo sconto diretto in fattura.
1. Resta ferma in ogni caso la regola generale per cui la spesa dovrà essere agganciata a una ristrutturazione edilizia avviata a partire dal 1° gennaio 2020, e la data di inizio dei lavori di ristrutturazione dovrà in ogni caso essere precedente rispetto a quella di acquisto dei mobili e/o elettrodomestici oggetto della detrazione.
A questo punto non resta che attendere il via libera definitivo della Camera e il successivo aggiornamento del modulo per l’esercizio dell’opzione da parte dell’Agenzia delle Entrate.