Il 27 ottobre 2020 il Consiglio dei Ministri ha ha approvato un decreto-legge che introduce ulteriori misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi, nonché in materia di giustizia e sicurezza connesse all’epidemia da COVID-19.
Si tratta di un testo redatto in tempi record, con uno stanziamento di 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare.
L’enorme sacrificio imposto alle attività economiche (bar, pub, ristoranti, palestre, cinema, ecc.) si è tradotto in un decreto contenente misure destinate al ristoro delle attività interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte dal D.p.c.m. 24 ottobre 2020, nonché al sostegno dei lavorato in esse impiegati.
Di seguito proponiamo una disamina delle principali misure introdotte.
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO
Le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno contributi a fondo perduto con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione al contributo a fondo perduto previsto dall’art. 25 del decreto “Rilancio”.
La platea dei beneficiari include anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro (con un ristoro pari al 10 per cento del calo del fatturato).
Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito del precedente contributo (le quali, riceveranno il bonifico entro metà dicembre), mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già ottenuto l’indennizzo (senza restituirlo).
L’importo del beneficio varierà dal 100 per cento al 400 per cento di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio (riferimento ai codici ATECO), con un tetto massimo di 150mila euro.
L’accesso ai ristori a fondo perduto è limitato alle sole attività con partita Iva attiva alla data del 25 ottobre 2020. Questa limitazione si è resa necessaria a seguito delle massicce aperture di p.iva e variaizoni di codici ateco che alcuni contribuenti si sono affrettati ad eseguire per ottenere il beneficio.
L’erogazione del contributo è differenziata in relazione alle chiusure o alle limitazioni. Alle somme già ottenute con il decreto rilancio vengono applicati dei moltiplicatori:
- 400 per cento del contributo per sale da ballo e discoteche;
- 200 per cento del contributo per i ristoranti, palestre, piscine;
- 150 per cento del contributo per gelaterie, pasticcerie e bar;
- 100 per cento del contributo per taxi e noleggio con conducente;
Confermata l’estensione anche agli alberghi e a tutte le attività che offrono servizi di accoglienza (ostelli, villaggi turistici, ecc.).
Come anticipato, poi, potrà presentare la domanda anche chi non aveva aderito al fondo perduto di agosto, nonché le attività svolte nei comuni montani e quelli per l’intrattenimento e le feste. Tali soggetti potranno accedere sulla base delle regole previste dall’art. 25 del D.l. 34/2020 (Decreto Rilancio).
TAX CREDIT AFFITTI PER L’ULTIMO TRIMESTRE 2020
Il credito d’imposta sugli affitti previsto dall’art. 28 del Decreto Rilancio, viene esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre ed allargato alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro che abbiano subito un calo del fatturato del 50 per cento (soltanto per queste ultime è richiesta la riduzione di fatturato).
Ricordiamo che il credito è previsto nella misura:
- del 60 per cento dei canoni di locazione degli immobili ad uso non abitativo
- del 30 per cento per gli affitti d’azienda et similia.
Il relativo credito potrà essere ceduto anche al proprietario dell’immobile locato.
PROROGA CIG PER ALTRE 6 SETTIMANE
Con un intervento da 2,2 miliardi complessivi, vengono disposte ulteriori 6 settimane di Cassa integrazione ordinaria, in deroga e di assegno ordinario legate all’emergenza COVID-19, da usufruire tra il 16 novembre 2020 e il 31 gennaio 2021:
- da parte delle imprese che hanno esaurito le precedenti settimane di Cassa integrazione, e
- da parte di quelle soggette a chiusura o limitazione delle attività economiche.
È prevista un’aliquota contributiva addizionale differenziata sulla base della riduzione di fatturato.
La Cassa è gratuita.
- per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione di fatturato pari o superiore al 20 per cento. Se le perdite di fatturato sono inferiori al 20 per cento si paga un contributo addizionale del 9 per cento che sale al 18 per cento per i datori che non hanno invece subito cali del fatturato;
- per chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019;
- per le imprese interessate dalle restrizioni.
Conseguentemente, si prevede un’ulteriore proroga del blocco dei licenziamenti.
L’obiettivo del Governo è arrivare alle 18 settimane. Per far ciò, ha anticipato nella conferenza stampa di ieri il Ministro Gualtieri, saranno previste ulteriori 12 settimane nella manovra di bilancio.
ESONERO VERSAMENTO CONTRIBUTI
Per le imprese che non utilizzano la Cig Covid-19 sono previste ulteriori quattro settimane di esonero contributivo, fruibili entro il 31 gennaio 2021, nei limiti delle ore di integrazione salariale già utilizzate nel mese di giugno 2020, con esclusione di premi e contributi Inail, riparametrate su base mensile.
Per le aziende interessate dal Dpcm (bar, pasticcerie, ristoranti, palestre, piscine, ecc.) è prevista inoltre la sospensione dei versamenti contributivi relativi ai lavoratori per il mese di novembre.
CANCELLAZIONE DELLA II° RATA IMU
La seconda rata dell’IMU 2020, in scadenza il 16 dicembre 2020, relativa agli immobili e alle loro pertinenze in cui si svolgono le attività, è cancellata per le categorie interessate dalle restrizioni.
IMPORTANTE! L’esenzione è riconosciuta a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività esercitate negli stessi immobili.
MISURE PER LAVORATORI DELLO SPETTACOLO E DEL TURISMO
Sono previste:
- una indennità di 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo;
- la proroga CIG e indennità speciali per il settore del turismo.
MISURE PER LO SPORT
È riconosciuta un’ulteriore indennità destinata a tutti i lavoratori del settore sportivo che avevano già ricevuto le indennità previste dai decreti “Cura Italia” (decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18) e “Rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34). L’importo è aumentato da 600 a 800 euro.
Inoltre, per far fronte alle difficoltà delle associazioni e società sportive dilettantistiche, viene istituito un apposito Fondo le cui risorse verranno assegnate al Dipartimento per lo sport.
Il Fondo viene finanziato per 50 milioni di euro per il 2020 per l’adozione di misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno cessato o ridotto la propria attività, tenendo conto del servizio di interesse generale che queste associazioni svolgono, soprattutto per le comunità locali e i giovani.
Infine, 5 milioni vanno al Fondo di garanzia per l’impiantistica sportiva.
MISURE PER LE FILIERE DI AGRICOLTURA E PESCA
Viene istituito un fondo da 100 milioni di euro per sostenere le imprese delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura interessate dalle misure restrittive.
Il sostegno viene effettuato attraverso la concessione di contributi a fondo perduto:
- a chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019, e
- a chi ha subito un calo del fatturato superiore al 25 per cento nel novembre 2020 rispetto al novembre 2019.