Ci stiamo avvicinando sempre di più alla tanto agognata “graduale riapertura” delle attività produttive e di quelle commerciali. In tale ottica, ribadiamo come sia di estrema necessità per i datori di lavoro l’adozione di un c.d. piano di sicurezza anti-contagio (PSA).
Al riguardo, è stato siglato il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” in data 14 marzo 2020 (per l’informativa clicca qui)
Successivamente, la Regione Toscana ha emanato l’ordinanza n. 38 del 18 aprile 2020 con la quale si impongono una serie di misure da rispettare e adempimenti necessari quali:
- obbligo di rispettare la distanza interpersonale di 1,8 m;
- obbligo di utilizzare dispositivi di protezione individuale o mascherine chirurgiche nei luoghi di lavoro, a seconda che il locale sia aperto oppure chiuso e a seconda che sia possibile o meno rispettare la distanza interpersonale di 1,8 m;
- obbligo di provvedere ad una sanificazione quotidiana degli ambienti di lavoro e ad una periodica degli impianti di aerazione;
- precauzioni da assumere per le aziende dotate di servizio mensa.
Questi ulteriori adempimenti sono diversificati in ragione della tipologia dell’attività (attività produttive e attività commerciali aperte al pubblico, studi professionali, ecc.).
Per conformarsi a tali nuove linee guida la Regione, nella citata ordinanza, impone l’obbligo di redazione del protocollo anti contagio che dovrà poi essere ad essa inoltrato alla stessa Regione in considerazione delle seguenti tempistiche:
- entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza per le attività attualmente aperte (dunque entro il 17 maggio);
- entro 30 giorni dalla riapertura dell’attività.
Avvertiamo inoltre che l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, ha dato ordine procedere ai controlli presso le attività attualmente in svolgimento al fine di verificare il loro regolare adeguamento alle nuove disposizioni.
Ci auguriamo vivamente che tutto questo impianto non si risolva soltanto in un approccio marcatamente burocratico, ma che sia l’occasione per poter rendere più sicure le aziende e i lavoratori.
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