Il decreto “Patent Box” del 2017 prevedeva un regime opzionale di tassazione per i redditi derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright, di brevetti industriali, di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili.

 

Il Decreto Crescita ha confermato che a decorrere dal 2019 i soggetti titolari di reddito d’impresa che optano per il regime della “Patent box” possono scegliere di determinare il reddito agevolabile, in alternativa alla presentazione dell’apposita istanza all’Agenzia delle Entrate, direttamente nel mod. REDDITI/IRAP relativo al periodo d’imposta in cui viene esercitata l’opzione e in quello relativo ai 2 periodi d’imposta successivi, mediante una variazione in diminuzione in 3 quote annuali di pari importo. A tal fine il soggetto interessato dovrà indicare le necessarie informazioni “in idonea documentazione” così come previsto dall’Agenzia delle Entrate.

 

Possono esercitare l’opzione i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dal tipo di contabilità adottata e dal titolo giuridico in virtù del quale avviene l’utilizzo dei beni.

Rientrano nell’ambito dell’agevolazione i redditi derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright, di brevetti industriali per invenzione e per modello di utilità e certificati complementari di protezione, di disegni e modelli e di processi, formule e informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili, nonché dall’utilizzo congiunto di due o più dei suddetti beni immateriali, collegati tra loro da un vincolo di complementarietà ai fini della realizzazione di un prodotto o di una famiglia di prodotti o di un processo o di un gruppo di processi.